Calendario Celtico

Samhain (31 ottobre)
Per il popolo celtico il passaggio dall'estate all'inverno veniva celebrato in una festa, che aveva inizio proprio il 31 Ottobre, fine dell'anno, ed il 1° Novembre, l'inizio del nuovo anno. Veniva appunto chiamata Samain, che in gaelico significa fine dell'estate, ma in virtù dei riti ad essa collegati, ha anche assunto il significato di riunione, raduno. In quel periodo, dunque, i frutti dei campi (che pur non essendo la principale attività dei Celti, venivano comunque coltivati) erano assicurati, il bestiame era stato ben nutrito dell'aria fresca e dei pascoli dei monti, le scorte per l'inverno erano state preparate, la comunità, quindi, poteva riposarsi e ringraziare gli Dei, per la loro generosità. L'importanza che i Celti attribuivano a Samain risiede nella concezione dell'universo e del tempo che aveva questo popolo. Il tempo era un continuum, che prendeva la forma circolare di un ciclo. La fine di ogni ciclo era considerata un momento molto importante e carico di magia. Difatti, tutto ciò che rappresenta allo stesso tempo una linea di congiunzione e separazione aveva per i Celti il medesimo valore: una scogliera, un tramonto, e quindi anche la fine di un anno. Lo Samain, in particolare, era le festa più importante. La tradizione di travestirsi nel giorno di Samhain deriva da una leggenda di origine celtiche, la quele diceva che tra l'ultimo giorno del mese di ottobre e il 1° novembre gli spiriti giungessero nuovamente sulla terra per impossessarsi di corpi nuovi, e, appunto travestendosi si "imbrogliavano" gli spiriti.

Yule (21 dicembre circa)
Le Streghe al Solstizio d'Inverno, celebrano la rinascita del Dio che riporta calore e fertilità ai cuori dell'umanità. L'Antica usanza accendeva fiaccole e candele per indurlo ad uscire dal ventre materno, quindi tutt'oggi è ancora usanza lasciar ardere le candele sull'altare per tutta la notte. Una leggenda narra che il Re Quercia (anno nuovo) combatte e vince il Re Agrifoglio (anno trascorso) e le Streghe fanno equivalere il Re Agrifoglio a Babbo Natale, che vestito di rosso, con un ramo di Agrifoglio sul cappello, guida una slitta trainata da 8 (gli otto Sabbat) cervi (simbolo del Dio Cornuto). Il Pino rappresenta la Dea, per questo non muore durante l''inverno, conservate una piccola parte dell'albero, per il falò di Yule.

Imbolc (2 febbraio)
“Questo è il tempo della festa delle torce, Quando ogni lume risplende e scintilla Per dare il benvenuto alla rinascita del Dio. Io celebro la Dea, Io celebro il Dio; Tutta la Terra celebra Sotto il suo manto di sonno.”

Ostara (21 marzo circa)
Tradotto da Scott Cunningham, "Wicca - a guide for the solitary practioner"Bisognerebbe mettere dei fiori sull'altare, intorno al Cerchio e sul pavimento. Il calderone dovrebbe essere riempito di acqua di sorgente e fiori, e si possono anche portare addosso boccioli e germogli. Una piccola pianta in vaso dovrebbe essere messa sull'altare. Preparare l'altare, accendere le candele, e l'incenso, tracciare il Cerchio .Recitare dei canti di benedizione. Invocare la Dea e il Dio con le parole preferite. Mettersi di fronte all'altare e guardare le piante mentre si dice:"O grande Dea, ti sei liberata dalla prigione gelata dell'inverno. Ora è il verdeggiare, quando la fragranza dei fiori si spande nella brezza. Questo è l'inizio. La vita si rinnova con la Tua magia, Dea della Terra. Il Dio si stiracchia e si solleva, ardente nella Sua giovinezza, ricolmo della promessa dell'estate."Toccare la pianta. Connettersi con le sue energie e, attraverso di essa, con tutta la natura. Viaggiare nelle sue foglie e gli steli con la visualizzazione - dal centro della vostra coscienza attraverso le braccia e le dita e poi dentro la pianta stessa. Dopo un po', sempre toccando la pianta, dire:"Cammino sulla terra in amicizia, non in dominio. Madre Dea e Padre Dio, instillate in me. Attraverso questa pianta il calore per tutte le cose vive. Insegnatemi a riverire la Terra e tutti i suoi tesori. Che io non lo dimentichi mai."Meditare sul cambio di stagione. Sentire l'aumento di energia intorno a voi nella Terra. Operazioni magiche, se necessarie, possono seguire. Celebrare il banchetto. Chiudere il Cerchio.

Beltane (30 aprile)
Beltaine introduce la seconda parte dell'anno celtico ed è la seconda festa per importanza dopo Shamain. Il suo nome pare derivi dall'antico gaelico "Belo-Tenià" ovvero fuoco (o falò) di Belos. Belos (o belenos) il luminoso è l’antico Dio della potenza solare associato alle mandrie di animali allevati. Alcune volte la stessa festa è anche detta Cétshamain ovvero "primo giorno d'estate". Infatti, con Beltaine la luce, il giorno e il sole vincono definitivamente la battaglia contro le tenebre, la notte e il freddo. In effetti inizia la bella stagione. Sotto molti punti di vista questa festa è l'opposto di shamain, il trionfo della notte.

Mezza Estate (21 giugno circa)
Detta anche Mediosaminos o Litha. La data esatta della antica festività celtica coincideva sicuramente col solstizio del 21 giugno (la notte più corta dell'anno) ma oggi molte celebrazioni popolari sono state spostate al 24 (notte del 23) in coincidenza con la festa di San Giovanni Battista... Come Samhain, Litha è un altro giorno in cui i confini tra i mondi sono sottili, quando i mortali hanno strane esperienze e quando le fate si adunano per le valli. Questo è il perchè Litha è il mese "aggiuntivo" del calendario Anglo-Sassone, aggiunto ogni anno per portare i mesi lunari in linea con l'anno solare. La caratteristica di Litha di essere un "giorno fuori dal tempo" è molto diversa da quella di Samhain. Litha ha le qualità al contrario ; cioè le cose sono spesso ribaltate o confuse (es. le candele sono messe a galleggiare sull'acqua e si esprimono desideri su queste).

Lughnasad (1 agosto)
“Questo è il tempo del Primo Raccolto Quando i doni della natura si offrono a noi Così che possiamo sopravvivere. O Dio dei campi maturi, Signore del Grano, Concedimi di comprendere il sacrificio Mentre ti prepari a donarti sotto la falce della Dea Ed al viaggio verso le terre dell'estate eterna. O Dea della Luna Oscura, Insegnami i segreti della rinascita Mentre il Sole perde la sua forza e le notti si fanno fredde.”

Mabon (21 settembre circa)
“Le foglie cadono, I giorni si raffreddano. La Dea tira il Suo mantello della Terra attorno a Sé Mentre Tu, O Grande Dio del Sole, navighi verso Occidente Verso le terre dell'eterno incanto, Avvolto dal freddo della notte. I frutti maturano, I semi cadono, Le ore del giorno e della notte sono bilanciate. Venti gelidi soffiano dal Nord gemendo lamenti. In questa apparente estinzione dei poteri della Natura, O Dea Benedetta, io so che la vita continua. Perché non è possibile la primavera senza il secondo raccolto, Come certamente non è possibile la vita senza la morte. Benedizioni a te, O Dio Caduto, Mentre viaggi nelle terre dell'inverno, E fra le braccia amorevoli della Dea.”

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